Quando vengo chiamata da un proprietario, molto spesso succede che mi venga chiesto un percorso di addestramento. A tale richiesta rispondo che faccio educazione e non addestramento e la persona, ignara di ciò che sta asserendo, afferma che “va bene anche quello ..” In realtà.
C’è una grande confusione tra questi due termini: per i non addetti ai lavori educazione e addestramento sono la stessa cosa ..!!! 😳😳Da qui l’idea di dedicare il primo articolo del nostro blog a cercare di chiarire l’abissale differenza tra questi due mondi.
Facciamo un po’ di chiarezza. Partiamo dall’etimologia delle parole: educare viene dal latino educare ‘trar fuori, allevare’ mentre addestrare significa istruire, rendere abile, formare.
Il compito di un addestratore è di insegnare una disciplina che può essere sia sportiva che di utilità. Se il cane e proprietario non hanno prima stabilito una corretta relazione, sarà difficile per entrambi comunicare e ottenere risultati in attività specifiche.
Roberto Marchesini, etologo e direttore di SIUA, Scuola di Interazione Uomo-Animale, individua 4 compiti per un educatore cinofilo. Il primo è quello di aiutare il proprietario ad instaurare una corretta relazione con il proprio cane, partendo da una giusta impostazione dei vari momenti della giornata in chiave etologica, ad esempio il rito alimentare, le passeggiate o il gioco.
Il secondo compito è di organizzare bene la relazione con il cane, ovvero proporre delle attività che consentano al cucciolo di crescere nel modo migliore, secondo un percorso pedagogico personalizzato che consenta di vivere con serenità la quotidianità.
Il terzo compito è quello di osservare la vita del cane nella situazione particolare, cioè studiare il tipo di casa dove le persone vivono con lui, il tipo di ambiente, il lavoro che svolgono e il tempo libero che posseggono; così da declinare queste informazioni in un progetto specifico per favorire l’integrazione del cane in quel particolare contesto. L’educatore cinofilo deve avere quindi la capacità di valorizzare l’ambiente di vita del cane per implementare una relazione corretta.
Il quarto compito è quello di essere “l’avvocato difensore del cane” nel senso di cercare di mitigare le aspettative del proprietario, che non sono coerenti con il carattere di quel cane (individuali o di razza) e far quindi capire alla persona quali sono le attività più consone per quello specifico animale e cosa ci si può aspettare da lui.
Quindi se cercate qualcuno che vi permetta di comunicare correttamente con il vostro cane, di capire cosa vi stia dicendo, di cogliere i suoi stati emozionali ecc… quello che state cercando è un educatore. L’educatore è quel consulente della vostra relazione che si impegna a capirvi, attenzione ho detto volontariamente capirVI, perché un cane non è mai separato dal suo proprietario e un buon educatore deve in primis capire il proprietario e creare una collaborazione forte con lui perché in conclusione il vero educatore del vostro cane siete voi..!!